lunedì 11 febbraio 2008

Ratatouille: DIFENDERE IL NUOVO





Era da un pò di tempo che volevo scrivere qualcosa a proposito di uno degli ultimi film di animazione che più mi sia piaciuto in quest'ultimo periodo: RATATOUILLE. Colgo l'occasione per parlarne proprio ora dopo aver letto la notizia che è stato candidato a 5 premi oscar, e se li meriterebbe proprio, perchè a detta di tutti quelli che l'hanno visto, me compresa, è davvero un bel film. Quello che più mi ha colpito della storia del topolino Remì, è la capacità di far sorridere grazie a delle scene buffe ma non volgari o grezze come spesso accade per altri film d'animazione. E' genuino, puro, forse a volte caratterizzato da qualche frase di buonismo, ma è proprio questo il bello. La storia è coinvolgente, ha una bella morale e fa riferimento anche ad alcuni problemi tipici della nostra società come la voglia di far valere se stessi e di raggiungere un obiettivo credendoci fino in fondo senza vergognarci della nostra identità e di ciò che siamo, la difficoltà delle donne di ricoprire ruoli importanti nella carriera lavorativa o il litigio tra i genitori che vorrebbero crescere i loro figli secondo i loro gusti mentre questi hanno altri desideri, altri sogni da voler realizzare. Raramente mi capita di rimanere così soddisfatta di un film, al punto da rivederlo a distanza di poco tempo più di una volta..sarà un cartone animato, per alcuni sarà una storia banale, ma per me ha qualcosa di veramente speciale..soprattutto il finale della storia, di cui riporterò una frase di uno dei personaggi che più mi piace del film: il critico Anton Ego:


"Per molti versi la professione del critico è facile, rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio; prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere; ma la triste realtà cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero ad esempio nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni..al nuovo servono sostenitori.
Non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque..."


Complimenti a questo film.

1 commento:

Antonio Candeliere ha detto...

interessante blog. da segnalare